Serie: Marcus Goldman #1
Pubblicato da: La nave di Teseo il 08/11/2022
Generi: Giallo
Pagine: 744
Formato: Copertina Flessibile
Recensione senza spoiler
Acquista qui: Amazon, LaFeltrinelli, IBS, Mondadori, LibraccioEstate 1975. Nola Kellergan, una ragazzina di 15 anni, scompare misteriosamente nella tranquilla cittadina di Aurora, New Hampshire. Le ricerche della polizia non danno alcun esito.Primavera 2008, New York. Marcus Goldman, giovane scrittore di successo, sta vivendo uno dei rischi del suo mestiere: è bloccato, non riesce a scrivere una sola riga del romanzo che da lì a poco dovrebbe consegnare al suo editore. Ma qualcosa di imprevisto accade nella sua vita: l'amico e professore universitario Harry Quebert, uno degli scrittori più stimati d’America, viene accusato di avere ucciso la giovane Nola . Il cadavere della ragazza viene ritrovato nel giardino della villa di Harry, a Goose Cove, poco fuori Aurora, sulle rive dell’oceano. Convinto dell’innocenza di Harry Quebert, Marcus abbandona tutto e va nel New Hampshire per condurre la sua personale inchiesta. Dopo oltre trent’anni deve dare risposta a una domanda: chi ha ucciso Nola Kellergan? E, naturalmente, deve scrivere un romanzo di grande successo.
“La verità sul caso Harry Quebert” è un libro di cui ho sentito spesso parlare nel corso degli anni e che ho acquistato solo recentemente per via di uno sconto. Il libro consiste in un thriller di quasi 800 pagine, un caso editoriale che a suo tempo vinse molti premi di qualità. Per via di queste premesse avevo un po’ di aspettative.
La trama de “La verità sul caso Harry Quebert” è duplice. Da una parte c’è la lotta del protagonista, Marcus Goldman, per capire la verità su un omicidio e riscattare il nome del suo amico Harry Quebert, dall’altra c’è sempre Marcus Goldman che cerca di capire dove lo porterà la sua vita dopo il suo romanzo d’esordio, che fu un grande successo. Queste due trame si intrecceranno per tutto il corso del libro. Questo, insieme ai continui flashback e cambi temporali, porta un po’ di confusione durante la lettura. Le varie parti iniziano con data e luogo nell’intestazione, ma l’arco temporale in cui si svolge la trama è così ampio che, personalmente, non sono riuscito a tenere traccia a dovere. A grandi linee riuscivo a identificare temporalmente “oggi”, “tanto tempo fa” e “ancor di più tanto tempo fa”, che alla fine ho trovato sufficiente.
Appena iniziata, la lettura di “La verità sul caso Harry Quebert” è piacevole. Le pagine scorrono velocemente, man mano che proseguivo mi sentivo sempre più coinvolto. Più leggevo e più mi sembrava che il libro fosse reale, qualcosa che fosse successo per davvero. Mi ritrovavo a ritagliarmi spesso spazi di tempo per leggerlo, curioso di sapere come proseguiva.
Questa foga ha però subito un forte rallentamento verso le 500 pagine. A quel punto mi sono reso conto di essere stanco. Il libro inizia a essere un po’ troppo tirato per le lunghe, sembra che la conclusione sia sempre un passo avanti a noi. Pensiamo di averla raggiunta, ma alla pagina successiva tutto sfuma e ci troviamo al punto di partenza. L’interesse iniziale, dopo tante pagine riempitive, inizia a svanire. A fine lettura chiudo il libro e tiro un sospiro di sollievo, finalmente sono giunto alla conclusione. Il finale mi soddisfa, ma non posso che chiedermi se non potevamo arrivarci molto prima, risparmiandoci innumerevoli pagine e giri in tondo.
I numerosi personaggi del romanzo sono caratterizzati da un unico singolo elemento. La ragazzina innamorata, lo scrittore che nasconde le cose senza motivo, la madre che comanda tutti, un’altra ragazza innamorata. In un libro di queste dimensioni mi sarei aspettato più profondità, anche a costo di ridurre il cast.
In conclusione, “La verità sul caso Harry Quebert” di Joël Dicker è un romanzo piacevole alla lettura, forse non il capolavoro che mi aspettavo ma comunque un libro che consiglio. Se non vi piacciono i thriller un po’ lenti, con tanti colpi di scena per allungare un po’ il brodo, allora non fa per voi.