Recensione “Un animale selvaggio” di Joël Dicker

Recensione “Un animale selvaggio” di Joël DickerUn animale selvaggio di Joël Dicker
Pubblicato da: La nave di Teseo il 25/03/2024
Generi: Thriller
Pagine: 448
Formato: Copertina Flessibile

Recensione senza spoiler

2 luglio 2022, due ladri stanno per rapinare una importante gioielleria di Ginevra. Ma questo non sarà un colpo come tutti gli altri. Venti giorni prima, in un elegante sobborgo sulle rive del lago, Sophie Braun sta per festeggiare il suo quarantesimo compleanno. La vita le sorride, abita con il marito Arpad e i due figli in una magnifica villa al limitare del bosco. Sono entrambi ricchi, belli, felici. Ma il loro mondo idilliaco all’improvviso s’incrina. I segreti che Arpad custodisce cominciano a essere troppi perché possano restare nascosti per sempre. Il loro vicino, un poliziotto sposato dalla reputazione impeccabile, è ossessionato da quella coppia perfetta e da quella donna conturbante. La osserva, la ammira, la spia in ogni momento dell’intimità. Nel giorno del compleanno di Sophie, un uomo misterioso si presenta con un regalo che sconvolgerà la sua vita dorata. I fili che intrappolano queste vite portano lontano nel tempo, lontano da Ginevra e dalla villa elegante dei Braun, in un passato che insegue il presente e che Sophie e Arpad dovranno affrontare per risolvere un intrigo diabolico, dal quale nessuno uscirà indenne. Nemmeno il lettore.

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Quando ho scoperto dell’uscita imminente di “Un animale selvaggio” di Joël Dicker, non ho potuto far altro che acquistarlo. La verità sul caso Harry Quebert, seppur con i suoi difetti, era stata una lettura molto piacevole ed avvincente. Con il suo ultimo libro speravo quindi di andare sul sicuro.

Le mie speranze non sono state deluse. “Un animale selvaggio” si rivela un thriller avvincente, carico di colpi di scena tanto quanto il suo predecessore. Nonostante le sue numerose pagine, la trama è gestita con maggiore precisione, senza dilungarsi eccessivamente. Alla fine della lettura, ho apprezzato la sua durata complessiva.

A differenza di La verità sul caso Harry Quebert, qui i personaggi e le sotto-trame sono meno numerosi, rendendo il libro più scorrevole. Nonostante i salti temporali in epoche e luoghi diversi, l’autore riesce a mantenere un filo narrativo coerente, tenendo incollato il lettore alle pagine.

Un animale selvaggio” si conferma dunque un ottimo thriller, capace di tenere il lettore avvinghiato alla storia e a non far sentire la sua considerevole lunghezza di oltre 400 pagine.

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