Recensione “Tutti su questo treno sono sospetti” di Benjamin Stevenson

Recensione “Tutti su questo treno sono sospetti” di Benjamin StevensonTutti su questo treno sono sospetti di Benjamin Stevenson
Pubblicato da: Feltrinelli il 06/02/2024
Generi: Giallo
Pagine: 368
Formato: Copertina Flessibile
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Recensione senza spoiler

Ernest Cunningham è nei guai. Dopo essere diventato famoso per aver scritto un true crime sulla sua famiglia – una famiglia micidiale: hanno tutti ucciso qualcuno –, il suo agente letterario e il suo editore gli chiedono con insistenza un nuovo libro. Ma dove trovare l’ispirazione, senza che qualcuno ci rimetta la pelle?L’occasione si presenta sotto forma di un invito al Festival Australiano del Giallo. In omaggio ad Assassinio sull’Orient Express di Agatha Christie, gli organizzatori hanno deciso di riunire un gruppo di celebri giallisti a bordo del Ghan, il treno che attraversa l’Australia, da Darwin a Adelaide. Durante il viaggio, Ernie avrà modo di confrontarsi con i colleghi e forse, chissà, di mettersi finalmente al lavoro. Neanche il tempo di partire che ci scappa il morto.Per deformazione professionale, ciascuno dei giallisti inizia subito a elaborare teorie in base alla propria specializzazione: c’è chi procede per deduzione, chi veste i panni del medico legale e chi traccia il profilo psicologico del possibile assassino. A bordo sono tutti sospetti. Sulla carta sanno tutti come ragiona un detective e, prima ancora, come si commette un crimine, ma chi è passato dalla teoria alla pratica? Dopo il grande successo di Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno, Benjamin Stevenson torna con un giallo brillante e ricco di humour, che corre davvero come un treno verso il più sorprendente dei finali. Un viaggio in treno.Un cadavere alla prima fermata.Dei passeggeri molto sospetti: sanno tutti come cavarsela con un delitto.Chi di loro è il colpevole?


Dopo aver letto Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno, che ho apprezzato moltissimo, potevo forse lasciarmi scappare il seguito? Assolutamente no, quindi appena ho scoperto della sua uscita l’ho acquistato in edizione autografata (costava uguale, comunque si tratta di un adesivo quindi è bruttino) e, appena arrivato, ho iniziato a leggerlo.

In “Tutti su questo treno sono sospetti” ritroviamo Ernest Cunningham, il narratore-detective del primo romanzo, ora diventato un autore di successo. Invitato a un festival per giallisti a bordo di un treno, il protagonista si ritrova immerso in un nuovo mistero quando avviene un omicidio durante il viaggio. Da questo evento prende forma l’ispirazione per il romanzo.

Anche in questo nuovo libro ritroviamo l’umorismo e i giochetti che erano presenti nel precedente. Personalmente li apprezzo molto, anche se non sono un buon detective e quindi non riesco a cogliere nessun indizio. Quando poi l’autore gioca con il lettore facendogli presente che nel capitolo prima c’era un indizio enorme, ammetto di prendermela un po’. Non perché non sia corretto, è perfettamente in tono con il libro e lo trovo adeguato, ma perché non sono in grado di trovarli e mi dispiace.

Immagine generata con ChatGPT rappresentate il treno di Tutti su questo treno sono sospetti
Immagine generata con ChatGPT.

I personaggi sono quasi tutti ben caratterizzati, ma di poco interesse. Ho trovato la famiglia Cunningham più variegata e con i membri ben definiti e distinguibili, laddove invece “Tutti su questo treno sono sospetti” presenta qualche persona piatta, marginalmente utile ai fini della trama. Inoltre, il legame e il dramma familiare di Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno risulta essere molto più coinvolgente di un gruppo di scrittori che sti tira frecciatine su chi sia più bravo.

Pur essendo un sequel, lo è solo nel senso cronologico del termine. Non è infatti necessario aver letto il primo libro e l’autore fa anche un ottimo lavoro nel non spoilerare nulla di fondamentale. Se volete leggere prima questo e poi tornare su Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno, potete farlo senza preoccupazioni.

Benjamin Stevenson è per me stato una piacevolissima scoperta di questo 2024. Pur con dei difetti, trovo i suoi libri altamente coinvolgenti e d’intrattenimento e non vedo l’ora che ne escano altri.

Alcune note su Benjamin Stevenson

Benjamin Stevenson

Benjamin Stevenson, pluripremiato stand-up comedian e scrittore, ha fatto il tutto esaurito all’International Comedy Festival di Melbourne e al Fringe Festival di Edimburgo, ed è apparso più volte su abc, Channel 10 e The Comedy Channel. Ha scritto tre romanzi e lavora come agente letterario in Australia. In corso di traduzione in oltre venti paesi, Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno ha raggiunto il primo posto delle classifiche bestseller australiane e diventerà una serie tv per HBO.

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