Pubblicato da: Feltrinelli il 27/12/2012
Generi: Letteratura di Viaggio
Pagine: 454
Formato: Copertina Flessibile
Recensione senza spoiler
Acquista qui: Amazon, LaFeltrinelli, IBS, Mondadori, LibraccioAffabulatore e narratore, abile esploratore di interni e geografo della quotidianità, Will Ferguson rievoca il suo viaggio in Giappone seguendo gli itinerari più inconsueti. Il suo è un vivido racconto di un'esperienza fatta di incontri con persone indimenticabili, con un paese ricco di inquietudini, squilibri, contraddizioni. Raramente la letteratura di viaggio ha saputo entrare così a fondo e con tanta garbata e partecipe ironia nell'intimo delle persone.
In Autostop con Buddha l’autore, Will Ferguson, decide di seguire il Sakura Senzen, il “Fronte dei Fiori di Ciliegio”, un percorso che parte dal sud del Giappone fino all’estremo nord, un viaggio con lo scopo di seguire la sbocciatura dei fiori simbolo del Giappone. La parte più interessante del libro è che Ferguson decide compiere il viaggio solamente tramite autostop per essere più vicino ai giapponesi e per conoscerli meglio come popolo.
Queste due premesse sono state sufficienti a farmi iniziare questo libro che, con mia grande sorpresa, si è rivelato molto più piacevole del previsto.
Trama
Il libro è diviso in 5 parti, una per ogni regione principale e accompagnata da una mappa dettagliata della zona, con tanto di linea a indicare il percorso seguito. I capitoli seguono le avventure dell’autore, da buon libro di narrativa di viaggio, con ampi spazi dedicati alle persone che offrono un passaggio. Vedere le loro reazioni e i loro comportamenti è forse la parte più bella di tutto il libro, secondo me.
Verso la fine il libro diventa sempre più triste seguendo l’umore di Ferguson che, superando il Fronte dei Fiori di Ciliegio, si ritrova nel freddo Hokkaido senza più soldi e con la fretta di tornare al lavoro rischiando il licenziamento. Questa parte finale è la più malinconica e deprimente, ma conclude in modo eccelso il libro.
Stile di narrazione
Will Ferguson ha un umorismo che ho apprezzato molto, trovandomi spesso a sorridere per delle sue battute o per il modo in cui descrive determinati avvenimenti. L’autore riesce anche a descrivere certe scene in modo estremamente romantico e poetico, permettendomi di sognare ad occhi aperti. Autostop con Buddha è un libro ricco di umorismo e di romanticismo e l’autore riesce a mantenere un equilibrio perfetto tra questi due elementi, senza che nessuno dei due prevalga o risulti pesante.
Conclusioni
Un libro ottimo, sia per gli appassionati del Giappone sia per coloro che amano la narrativa di viaggio. Assolutamente consigliato.