Pubblicato da: ABEditore il 01/10/2022
Generi: Antologia, Horror
Pagine: 160
Formato: Copertina Flessibile
Recensione senza spoiler
Acquista qui: Amazon, LaFeltrinelli, IBS, Mondadori, LibraccioRitornare tra i vivi dal sepolcro non è cosa da poco; rimanerci e sopravvivere ad oltre trecento anni di grande letteratura è cosa rara e preziosa. È questo il destino del Vampiro, che non conosce oblio sin dalla sua comparsa nelle tradizioni popolari più antiche.
Pur mantenendo integra la propria identità e i caratteri distintivi infernali, ha saputo adattarsi ai tempi presenti, modellandosi tra le varie culture e correnti letterarie e artistiche, evolvendosi al pari della società che ne narrava le sciagure. E viaggiando nel Tempo e nel Mondo tra diverse sensibilità, in questo volume proviamo a scoprire come il demone si sia adattato alla letteratura latinoamericana, e come da essa sia stato assorbito e plasmato.
Sebbene nella letteratura del Sud-America sia possibile riscontrare la presenza di queste creature sin dalla fine del diciottesimo secolo, è solo dalla seconda metà dell’Ottocento che la sua presenza comincia a farsi ingombrante, per trovare infine grande spazio nel periodo modernista, in cui l’ombra si trova spesso a spogliarsi delle canoniche maschere infernali per adattarsi a ben più spaventosi caratteri umani, plasmando i tratti tipicamente soprannaturali come metafora delle perversioni e pulsioni più tragiche della contemporaneità.
Così i vampiri che incontreremo in questa breve antologia saranno i più diversi, poiché l’intenzione principale degli autori pare non tanto quella ripetere il mito del mostro, quanto piuttosto di esplorarlo, adattarlo; meglio ancora, l’intuizione profonda è di smettere di scandagliare oscuri castelli e villaggi sperduti, non scavare nella terra, bensì nell’animo umano, in cerca della bestia, nelle perversioni dell’uomo-mostro e nella società che lo morde al collo per corromperlo.
Ci allontaneremo – col progredire dei racconti della raccolta – dalla visione più “rassicurante” dei primi, in cui il vampiro apparirà riconoscibile nel suo più scintillante abito usuale, addentrandoci in un’esplorazione che ci porterà a doverlo distinguere tra pieghe più celate, turbandoci, poiché la sua sete di sangue non pare placarsi neppure se privato delle abituali e rassicuranti fattezze, per domandarci se il Vampiro sia effettivamente tanto distante da ciò che ci accade intorno.
Sorprende forse che il vampiro meno canonico, celato dietro la metafora, sia tanto tragicamente somigliante alla realtà, folle e crudele? L’inganno che si dipana con il progredire dei racconti è che egli non sia altro da noi, minando fino a far crollare la sicurezza data dal fatto che fossero differenti nature a distinguerci.
Il confine con il soprannaturale pare allora assottigliarsi e confondersi, corrompersi, poiché a terrorizzarci con i caratteri del Vampiro è la natura perversa dell’uomo, e tali vampiri-umani si rivelano assai più terribili poiché la loro forza non è soprannaturale, la loro malvagità non è instillata dal diavolo; la follia, il crimine, la disperazione sono cosa ben più spaventosa.
Ci allontaniamo dalla tradizione dunque, ma ci avviciniamo forse all’archetipo, alla vera essenza del mostro: la sua natura, umana.
“Resurgir. Vampirismi dall’America Latina” è una raccolta affascinante di racconti brevi a tema vampiri, scritti da autori latinoamericani dei primi anni del ‘900. Questo libro offre un’interessante esplorazione del mito del vampiro attraverso una varietà di interpretazioni differenti.
Una delle caratteristiche più affascinanti di questa raccolta è la diversità con cui i vampiri vengono presentati. Ogni racconto offre una visioni distinte del vampirismo, dalle figure più tradizionali a quelle più innovative e culturalmente specifiche. Questa varietà rende la lettura piacevole e stimolante, permettendo di scoprire come diversi autori abbiano reinterpretato e adattato il mito del vampiro alle loro storie e contesti.
Tuttavia, è importante notare che “Resurgir” non fa paura. Nonostante il tema dei vampiri, non ci sono storie horror in senso stretto. Gli autori si concentrano più sull’atmosfera e sull’aspetto culturale dei vampiri piuttosto che su elementi di terrore puro. Questo approccio rende il libro accessibile anche a chi non è un amante dell’horror tradizionale, ma è comunque interessato al fascino dei vampiri e alle storie ben raccontate.
Un ulteriore punto a favore di “Resurgir” è l’ottima edizione di ABEditore. Come di consueto, l’editore ha fatto un lavoro eccellente, rendendo il libro non solo piacevole da leggere ma anche da ammirare. La doppia copertina nasconde un “segreto” e il volume è arricchito da splendide illustrazioni che completano e arricchiscono l’esperienza di lettura.
In conclusione, “Resurgir. Vampirismi dall’America Latina” è una raccolta di racconti che merita attenzione. La diversità delle rappresentazioni dei vampiri e la splendida edizione di ABEditore rendono il libro unico nel suo genere. È una lettura consigliata a chiunque sia interessato alla cultura latinoamericana, ai miti del vampiro, o semplicemente a storie brevi ben scritte e intriganti. Peccato per l’assenza di un vero e proprio elemento horror.