Recensione “Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino” di Christiane F.

Recensione “Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino” di Christiane F.Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino di Christiane V. Felscherinow
Pubblicato da: Rizzoli il 2/2/2014
Generi: Saggistica
Pagine: 344
Formato: Copertina Flessibile

Recensione senza spoiler

Berlino, anni Settanta. Christiane F. ha dodici anni, un padre violento e una madre spesso fuori casa. Inizia a fumare hashish a dodici anni, a prendere Lsd, efedrina e mandrax. A tredici passa all'eroina, a quattordici si prostituisce. È l'inizio di una discesa nel gorgo della droga da cui risalirà faticosamente dopo due anni. Un libro duro, cattivo, amaro. Il racconto, vero, di un'adolescenza vissuta ai margini di un'intera società.

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Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino è un libro scritto a quattro mani da due giornalisti, ma narrato in prima persona dalla protagonista Christiane F. Il testo ci immerge nella Berlino degli anni ’70, dove una ragazzina di soli 13 anni è costretta a navigare tra gli abissi della droga e della prostituzione.

Il libro utilizza frasi e periodi semplici, essendo fintamente scritto in prima persona da Christiane ci sta, ma la mancanza di capitoli, i paragrafi enormi e le frasi molto ripetitive rendono la lettura tediosa. Finito il libro ho tirato un sospiro di sollievo, non ne potevo più di leggerlo; non per gli argomenti (che da metà libro circa in poi diventano anch’essi ripetitivi), ma per la pesantezza dello stile di scrittura.

Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino segue Christiane dai 12 ai 16 anni circa. Sui contenuti non ho molto da dire.

In conclusione, Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino è un libro che non lascia indifferenti per via dei suoi contenuti. Purtroppo per via del suo stile di scrittura pesante non riesco a consigliarlo, però potete provare a guardare il film omonimo.

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