![Recensione “Nelle foreste siberiane” di Sylvain Tesson Recensione “Nelle foreste siberiane” di Sylvain Tesson](https://cdn.artedellalettura.it/wp-content/uploads/2024/09/Nelle-foreste-siberiane-jpg-667x1074.webp)
Pubblicato da: Sellerio il 20/09/2012
Generi: Letteratura di Viaggio
Pagine: 253
Formato: Copertina Flessibile
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Recensione senza spoiler
Acquista qui: Amazon, LaFeltrinelli, IBS, Mondadori, LibraccioUn noto scrittore e viaggiatore ha deciso di lasciare Parigi. Saluta gli amici, la fidanzata, il lavoro e gli impegni. Per sei mesi andrà a vivere in totale isolamento nelle foreste della Siberia, in una capanna di pochi metri sulle sponde del lago più antico del mondo, a 120 chilometri di distanza dal primo villaggio abitato, senza vicini di casa né strade di accesso. Lo attende una solitudine differente da quella del navigatore o dell'alpinista che attraversano paesaggi e scenari: nei boschi ghiacciati l'uomo sta fermo e viaggia dentro se stesso, e la natura si gode lo spettacolo. Da febbraio a luglio Sylvain Tesson si impone un ritmo preciso. La mattina legge, scrive, fuma, disegna. Seguono cinque lunghe ore dedicate alle faccende domestiche: bisogna tagliare la legna, spalare la neve, preparare le lenze, riparare i danni dell'inverno. La vera sfida di questi sei mesi è scoprire se si riuscirà a resistere. L'ispettore forestale che lo accompagna fin lì è chiaro ed enigmatico allo stesso tempo: "Questo è un posto magnifico per suicidarsi...". La solitudine può anche rivelarsi fertile. Quando non si ha nessuno a cui esporre i propri pensieri la carta diviene preziosa confidente, e il taccuino compagno fedele. I giorni trascorrono mentre si scruta il lago e la foresta, si pesca per la cena o si beve un bicchiere di vodka dopo una passeggiata tra i monti. Una sedia di fronte alla finestra è un punto di osservazione ideale per cogliere il respiro del mondo, l'inverno, l'arrivo della primavera.
Nelle foreste siberiane di Sylvain Tesson è un diario di un’esperienza unica: l’autore decide di ritirarsi in una capanna isolata sulle rive del lago Bajkal, nella Siberia russa, per sei mesi. Non si tratta di un vero e proprio viaggio, ma di una scelta di vita temporanea, volta alla ricerca di solitudine e di contatto profondo con la natura selvaggia. Tesson descrive la sua quotidianità, fatta di attività semplici come tagliare legna, pescare e leggere, e il suo tentativo di trovare pace interiore lontano dal caos della vita moderna.
L’inizio del libro è molto interessante, soprattutto perché Tesson riesce a catturare il lettore con le sue riflessioni filosofiche e la bellezza delle descrizioni dei paesaggi siberiani. Tuttavia, col proseguire della lettura, la narrazione diventa un po’ ripetitiva. Questo è probabilmente inevitabile, considerando che le giornate dell’autore sono scandite da una routine piuttosto statica, che riflette il ritmo lento e monotono della vita in isolamento. Anche se ciò rispecchia fedelmente l’esperienza dell’autore, può risultare meno coinvolgente per il lettore alla ricerca di maggiori dinamiche narrative.
In conclusione, Nelle foreste siberiane è un libro che offre uno spaccato affascinante su una vita alternativa, vicina alla natura e lontana dalle distrazioni della modernità. Nonostante la sua ripetitività, rimane una lettura piacevole per chi cerca ispirazione in esperienze di solitudine e riflessione.