
Serie: Il Tensorato #1
Pubblicato da: Mondadori il 26/11/2021
Generi: Fantasy
Pagine: 216
Formato: Copertina Flessibile

Recensione senza spoiler
Acquista qui: Amazon, LaFeltrinelli, IBS, Mondadori, LibraccioMokoya e Akeha, le gemelle figlie della Protettrice Sanao, sono state affidate al Grande Monastero da bambine per adempiere a una promessa. Mokoya ha sviluppato un talento profetico, Akeha ha sempre avuto il dono di comprendere quali motivazioni si celano dietro le azioni degli adulti. Mokoya ha illuminazioni su ciò che sarà, Akeha comprende cosa potrebbe essere. Entrambe hanno visto il marcio che si annida nel cuore del Protettorato. Il momento della confermazione segna la prima divisione nel destino delle due gemelle. Altre ne seguiranno: Akeha infatti non vuole più essere una pedina negli intrighi orditi da sua madre, così si lascia tutto alle spalle e parte in cerca del proprio cammino, fino a che la sua strada non incrocerà quella dei Macchinisti che si ribellano allo strapotere del Tensorato. Ma ogni passo che Akeha fa per trovare se stessa la allontana da Mokoya. Riusciranno le due gemelle a compiere ciascuna il proprio destino senza rompere il legame speciale che le unisce?
“Le maree nere del cielo” di Neon Yang è un romanzo che ha catturato la mia attenzione per via della sua copertina accattivante. La grafica, intrigante e misteriosa, prometteva un’avventura fantastica e unica, ambientata in un mondo orientaleggiante. Tuttavia, la mia esperienza di lettura è stata decisamente deludente.
“Le maree nere del cielo” segue la storia di due protagonisti, gemelli, che scoprono e sviluppano le loro capacità uniche in un mondo dominato da forze misteriose. Il romanzo si svolge in un contesto di manipolazione degli elementi e poteri sovrannaturali, con una madre autoritaria che controlla le loro vite. Mentre i gemelli crescono, cercano di trovare il loro posto in un mondo che sembra determinato a usarli per scopi politici e personali. La trama si sviluppa attraverso una serie di eventi che dovrebbero essere epici e ricchi di tensione, ma che purtroppo risultano piatti e privi di vero coinvolgimento emotivo.
Trama
La trama di “Le maree nere del cielo” è una delle principali delusioni del libro. È priva di spessore e risulta molto banale. Non ci sono veri cliffhanger o momenti di tensione; tutto si evolve in modo costante e piatto, senza mai raggiungere un vero climax. La narrazione sembra essere un semplice susseguirsi di eventi noiosi, privi di quella scintilla che rende una storia avvincente. Gli sviluppi sono prevedibili e mancano di originalità, lasciando il lettore senza sorpresa o eccitazione.
Il romanzo fa balzi temporali di decine di anni, che sembrano essere sfruttati solo per definire il passato dei personaggi in modo facile. Questi salti nel tempo interrompono il flusso della narrazione; non c’è un senso di continuità o di sviluppo organico, e i lettori sono lasciati a riempire i vuoti da soli, il che diminuisce ulteriormente il coinvolgimento nella storia. Inoltre, in circa 40 anni di salti temporali i personaggi non cambiano mai, rimangono statici così come lo erano nelle prime pagine.
Gli elementi romantici del libro sono gestiti in modo pessimo. Le relazioni tra i personaggi sono patetiche e imbarazzanti, prive di qualsiasi profondità o realismo. Persone che non si sono mai parlate si vedono una volta e si baciano, anche quando una delle due è già impegnata. Questi baci e relazioni sono completamente irrilevanti, non portano nulla alla trama né aiutano i personaggi nelle situazioni di “pericolo”. Anzi, sembrano essere inseriti solo per soddisfare un cliché romantico senza aggiungere valore alla storia.
Personaggi
I personaggi del romanzo sono noiosi e privi di una tridimensionalità che li renda interessanti. I due protagonisti, i gemelli, sono gli unici a ricevere un minimo di sviluppo, ma anche loro risultano piatti e stereotipati. La madre, che dovrebbe essere un personaggio complesso e formidabile, è ridotta a un’unica dimensione: essere cattiva. Altri personaggi, come due uomini introdotti apparentemente solo per scopi romantici, sono altrettanto piatti e poco interessanti. La loro presenza sembra essere un’aggiunta forzata per creare un minimo di dinamica romantica, ma il risultato è patetico e imbarazzante.
Ambientazione
“Le maree nere del cielo” aveva un grande potenziale di worldbuilding grazie all’ambientazione orientale, che negli ultimi anni sta diventando onnipresente. Purtroppo, anche qui non ci siamo. Gli elementi sono presenti, ma non vengono mai spiegati o sfruttati a dovere. Frasi come “Il circo apriva nella prima metà lunare del primo ciclo notturno e durava fino alla metà solare del secondo” lasciano il lettore confuso e frustrato. Non c’è alcuna spiegazione o contesto per comprendere queste affermazioni, e il lettore è lasciato a dedurre da solo cosa significano. Tutte le cose relative alla slascienza, la magia nel libro, non sono spiegate adeguatamente, e si può solo dedurre che queste persone siano in grado di manipolare gli elementi, anche se poi si parla di comunicazione via radio senza spiegare come funzioni in questo contesto magico. Termini come kuanjini e gauri (ce ne sono altri, ma questi sono quelli che mi sono appuntato) compaiono a caso, aggiungendo ulteriore confusione.
Un aspetto interessante del libro è l’elemento del sesso neutro alla nascita, con la possibilità di scegliere il proprio genere quando lo si desidera. Questo tema è intrigante e poteva essere un punto forte del romanzo, ma purtroppo non è stato approfondito a sufficienza. Sarebbe stato utile capire se questa pratica è sempre esistita o se è stata una scelta del Tensorato, visto che richiede l’uso della magia. Sarebbe stato interessante sapere perché viene fatta, chi può permetterselo e chi no. Questa mancanza di approfondimento lascia un ulteriore vuoto nella costruzione del mondo.
Una delle poche ragioni per cui non ho abbandonato il libro prima è stata la sua brevità. Essendo un libro molto breve, ho pensato di dargli una possibilità fino alla fine, soprattutto perché avevo appena abbandonato un altro libro e non volevo arrendermi così facilmente. Tuttavia, anche con la sua brevità, “Le maree nere del cielo” è riuscito a risultare una lettura faticosa e deludente.
In conclusione, “Le maree nere del cielo” di Neon Yang è stata una delusione su tutti i fronti. La trama priva di spessore, i personaggi noiosi e bidimensionali, e la mancanza di spiegazioni sugli elementi fantasy rendono il libro difficile da apprezzare. Nonostante la copertina accattivante e la brevità del romanzo, non posso consigliare questa lettura.