Pubblicato da: Caravaggio Editore Generi: Culturale
Pagine: 200
Formato: Copertina Flessibile
Recensione senza spoiler
Acquista qui: Amazon, LaFeltrinelli, IBS, Mondadori, LibraccioIl grottesco kappa, l'affascinante tengu, la bellissima yukionna, il fetido, ma pacifico, nupperabo, l'ingannevole e ambiguo konakijiji, i gaki, spiriti degli avari, degli egoisti e degli egocentrici, il gentile Betobeto san, le kitsune, per alcuni, messaggere celesti, il tanuki e gli altri animali mutaforma, il kirin, che anticipa i cambiamenti epocali. Sono solo alcune delle creature animanti il variegato e avvincente mondo degli yokai, dei bakemono, degli oni e degli yurei, le principali figure terrifiche giapponesi. Citando opere letterarie e riportando testimonianze, questo saggio, frutto di un'approfondita ricerca documentaristica e di un'accurata analisi antropologica, illustra con chiarezza un particolare aspetto delle tradizioni popolari giapponesi, legato a tutto quanto è crepuscolare, misterioso, terrifico, nonché, talvolta, commovente e pedagogico. Il testo termina con un'interessante appendice che raccoglie una serie di interviste rilasciate da alcuni abitanti del "paese con otto milioni di divinità".
La paura in Giappone è un libro che ho seguito a lungo poiché il tema del misticismo giapponese mi affascina.
Pensavo si trattasse di un libro in stile glossario, invece utilizza una stile di scrittura molto più narrativo. L’autrice descrive ogni “mostro” parlando del suo aspetto e delle azioni che è solito compiere, per poi, nel caso dei mostri più popolari, narrare dei racconti che lo vedono protagonista.
Successivamente sono presentate una serie di interviste fatte a giapponesi con domande su yokai e superstizioni, ma dopo una decina di risposte tutte simili mi sono annoiato e ho saltato la parte.
Alla fine c’è un breve accenno al misticismo in Italia che ho trovato molto interessante, tanto da desiderare un approfondimento.
Conclusioni
Un buon libro introduttorio all’argomento mostri giapponesi, ma mi è sembrata una lettura superficiale.