Recensione “La Malnata” di Beatrice Salvioni

Recensione “La Malnata” di Beatrice SalvioniLa Malnata di Beatrice Salvioni
Pubblicato da: Einaudi il 21/03/2023
Generi: Narrativa
Pagine: 248
Formato: Copertina Flessibile
three-half-stars
Recensione senza spoiler

Monza, marzo 1936: sulla riva del Lambro, due ragazzine cercano di nascondere il cadavere di un uomo che ha appuntata sulla camicia una spilla con il fascio e il tricolore. Sono sconvolte e semisvestite. È Francesca a raccontare in prima persona la storia che le ha condotte fino a lì. Dodicenne perbene di famiglia borghese, ogni giorno spia dal ponte una ragazza che gioca assieme ai maschi nel fiume, con i piedi nudi e la gonna sollevata, le gambe graffiate e sporche di fango. Sogna di diventare sua amica, nonostante tutti in città la considerino una che scaglia maledizioni, e la disprezzino chiamandola Malnata. Ma quella sua aria decisa, l’aria di una che non ha paura di niente, la affascina. Sarà il furto delle ciliegie, la sua prima bugia, a farle diventare amiche. Sullo sfondo della guerra di Abissinia, del dolore per la perdita e degli scompigli dell’adolescenza, Francesca impara con lei a denunciare la sopraffazione e l’abuso di potere, soprattutto quello maschile, nonostante la riprovazione della comunità.

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La Malnata di Beatrice Salvioni è un romanzo che esplora i legami di amicizia, le ingiustizie sociali e le sfide della crescita in un’Italia degli anni ’30 oppressa dal fascismo. La trama ruota attorno a due giovani ragazze, Francesca e Maddalena, soprannominata “la Malnata”, che stringono un’amicizia intensa in un contesto segnato da pregiudizi, povertà e oppressione. Il romanzo segue il loro percorso di crescita e ribellione contro le regole di una società patriarcale, mostrando il contrasto tra i desideri di libertà e l’opprimente realtà quotidiana.

Il libro richiede un po’ di pazienza per essere apprezzato pienamente, poiché la narrazione iniziale può risultare lenta. La prosa, caratterizzata da una ricercatezza stilistica e un’attenzione quasi lirica ai dettagli, richiede un certo impegno da parte del lettore. Tuttavia, superato il primo impatto, il racconto inizia a scorrere con maggiore fluidità, rivelando una storia avvincente che riesce a catturare grazie al forte conflitto centrale. L’amicizia tra le protagoniste, così come la loro lotta contro le ingiustizie che le circondano, rappresenta il cuore pulsante della narrazione, offrendo momenti di grande intensità emotiva.

Salvioni costruisce un’ambientazione vivida e credibile, descrivendo con precisione la vita in un piccolo paese lombardo durante il fascismo, tra oppressione politica e tensioni familiari. I personaggi sono ben caratterizzati, soprattutto le due protagoniste, che emergono come figure complesse e coraggiose. La Malnata, in particolare, si distingue come un personaggio magnetico, il cui spirito libero e ribelle rappresenta una luce di speranza in un mondo grigio e opprimente.

In conclusione, La Malnata è un romanzo che, nonostante un inizio un po’ faticoso, si rivela una lettura intensa e appagante. La prosa ricercata di Beatrice Salvioni, unita a una storia forte e ben strutturata, lo rende un libro adatto a chi cerca una narrazione profonda e ricca di significati. Se avete la pazienza di immergervi nelle sue pagine iniziali, troverete una storia che rimane impressa a lungo.

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