Recensione “La giusta (g)attitudine” di Elena Angeli

Recensione “La giusta (g)attitudine” di Elena AngeliLa giusta (g)attitudine. Manuale per entrare davvero nella mente del gatto di Elena Angeli
Pubblicato da: Gribaudo il 09/06/2023
Generi: Saggistica
Pagine: 160
Formato: Copertina Flessibile

Recensione senza spoiler

Che cosa passa davvero per la mente di un gatto? È poi vero che i gatti sono animali enigmatici e imperscrutabili? Esiste una psicologia felina? Se sì, quali sono i modi per capirla? Questo libro risponde a tante domande, e non solo: ci spiega come preparare il kit di base per accogliere un gatto in casa, come rendere la nostra abitazione “a misura di gatto”, come giocare con i nostri amici a quattro zampe e quali sono i consigli pratici per rafforzare il legame fra noi e loro (perché, a differenza di quello che credono in tanti, i gatti sono animali fedeli ed empatici). Un manuale che unisce utili informazioni e consigli pratici per entrare davvero nella mente del gatto e per godere in modo sereno e consapevole della sua compagnia. È più facile di quanto si creda: basta imparare il giusto linguaggio.

Acquista qui: Amazon, LaFeltrinelli, IBS, Mondadori, Libraccio

Prosegue il mio studio sui gatti con “La giusta (g)attitudine” di Elena Angeli, che pubblica sui social come @lapsicologadeigatti. Questo libro tratta più da vicino la psicologia del gatto: come si comporta, come comportarsi con lui, i suoi possibili malesseri mentali etc.

Molte informazioni erano già note, dopotutto l’argomento è sempre quello, menomale che non cambia da libro a libro. Qualche spunto nuovo c’è, come le informazioni sui disturbi mentali dei gatti, o suggerimenti sui giochini da fare. Questi capitoli li ho apprezzati.

Mi sono piaciuti meno i “consigli” obbligati, ovvero suggerimenti dati con tono d’obbligo, come se non ci fossero alternative. Dovete per forza fare X, questa cosa si fa così e basta e cose così. Personalmente non apprezzo questi suggerimenti, secondo me non esistono verità assolute. Nel libro sono numerosi gli “obblighi” che dovremmo seguire per rendere il gatto felice. Per esempio, case di più di 50mq, no open space, con persone che dedichino molto tempo, preferibilmente un gatto solo, con accesso all’esterno ma in modo sicuro, meglio se può uscire libero e così via. Leggendo questo libro spesso mi venivano i sensi di colpa, “Oddio forse non ho messo abbastanza tiragraffi, qui c’è scritto di metterne minimo uno per stanza“. Sembra quasi che il gatto sia meglio lasciarlo al gattile piuttosto che condannarlo a un’esistenza triste nella tua pessima casa dove non permetti al gatto di dormire con te la notte. Elena, i miei mici di notte dormono in bagno, nella loro Base dove hanno tutto l’indispensabile, perché altrimenti mi mozzicano i piedi e non dormo. Credo che siano comunque felici di vivere con me.

Cito dal libro un brano con cui non mi trovo d’accordo.

È innegabile, però, che la maggior parte dei proprietari di gatti è convinta di essere in assoluto la cosa migliore che poteva capitare al proprio gatto. Eppure, mettere in discussione questo assunto, prendere consapevolezza che il gatto ha una vita che non per forza deve iniziare e finire in un appartamento e che ha delle esigenze etologiche molto diverse da quelle umane, può renderci compagni umani molto più consapevoli.
Ecco perché, prima di adottare un gatto, occorre sempre valutare prima se la nostra vita e la nostra casa presentino dei requisiti di base affinché un gatto abbia modo di vivere la vita felice che gli spetta.

Forse non comprendo io o sono uno di quelle persone che non dovrebbero avere gatti, ma credo che sia molto meglio per un gatto vivere una vita in casa con delle persone che lo amano, lo nutrono e lo curano al meglio delle loro possibilità, anche se non seguono tutte le regole imposte dal libro, piuttosto che vivere in un gattile o sulla strada tutta la vita.

Diffido spesso dai libri scritti dagli influencer, anche se qui le referenze c’erano. In ogni caso non lo consiglio, non l’ho trovato ricco di spunti interessanti e non mi è piaciuto il continuo tono di vittimismo nei confronti dei gatti. Leggendolo penserete che sbagliando una piccola cosa causerete traumi permanenti al povero micio.

Lascia un commento