Recensione “Il Trono di Spade: Libro quarto delle cronache del ghiaccio e del fuoco” di George R. R. Martin

Recensione “Il Trono di Spade: Libro quarto delle cronache del ghiaccio e del fuoco” di George R. R. MartinIl Trono di Spade: Libro quarto delle cronache del ghiaccio e del fuoco di George R.R. Martin
Serie: Cronache del ghiaccio e del fuoco #4
Pubblicato da: Mondadori il 04/11/2014
Generi: Fantasy
Pagine: 853
Formato: Copertina Rigida
five-stars
Recensione senza spoiler

In spettrali campi di battaglia e tetre fortezze in rovina, fra città tramutate in cimiteri e terre ridotte a ossari, la spaventosa guerra dei cinque re volge ormai al termine. La Casa Lannister e i suoi alleati appaiono vincitori. Eppure, nei Sette Regni, qualcosa ancora si agita. Mentre corvi in forma umana si raccolgono per un festino di ceneri, nuovi, temerari complotti vengono orditi e nuove, pericolose alleanze prendono forma. In questa apparentemente consolidata "pace del re" forze inattese sono pronte a sferrare attacchi cruenti. Guidati dal famigerato re Occhio-di-corvo, gli uomini di ferro, eredi di un culto guerriero dimenticato da secoli, si sono lanciati all'invasione del sudovest del reame, costringendo la regina Cersei e il Trono di Spade ad affrontare un'inedita prova di forza. E dalle brume di una memoria lasciata troppo a lungo sepolta, un'antica, sinistra profezia potrebbe minacciare la stessa regina. Non sembra esistere una fine al banchetto dei corvi. E, forse, l'ora del destino sta per scoccare perfino per le prede più inattaccabili.

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Il quarto libro della saga del Trono di Spade si differenzia dal precedente perché decide di narrare le vicende solo di metà dei personaggi, scelta dovuta dalla mole del libro nel caso avesse avuto tutti i personaggi.

Questa scelta, insieme ad altre, si è rivelata piuttosto fallimentare, rendendo questo libro uno dei peggiori della saga.

Purtroppo oltre a questo non c’è molto da dire, perciò ho deciso di prendere estratti dalla recensione del terzo volume e di confrontarli a questo. Qui potete leggere la recensione completa del terzo libro della saga del Trono di Spade: Il Trono di Spade: Libro Terzo.

Trama

Il terzo libro del Trono di Spade è stato uno dei migliori; un susseguirsi di azione e di colpi di scena che lasciava senza riposo il lettore. Questo libro, invece, frena bruscamente e rallenta in modo letargico. Non succede niente di importante, rispetto al libro precedente, e la lettura proseguiva per inerzia, senza passione.

Nascono nuovi misteri, nuovi complotti, scopriamo verità che distruggeranno tutto ciò che pensavamo di aver capito.
Alcuni personaggi subiranno notevoli cambiamenti di personalità o di vita.

Nulla di tutto questo è presente nel quarto libro.

[…] considerando quante cose sono nuove e non concluse in questo libro, c’è il rischio che il quarto capitolo sarà dedicato solamente a chiudere certi eventi lasciati in sospeso […]

Qualche evento viene ripreso e quasi risolto, ma molti vengono ignorati o lasciati al libro successivo (spero).

Personaggi

Al terzo libro quasi tutti i personaggi raggiungono la completezza. I nuovi personaggi sono pochi, Martin si concentra maggiormente a caratterizzare quelli che già conosciamo.

Nel quarto libro succede il contrario: vengono introdotti molti personaggi nuovi senza però caratterizzarli, lasciandoli anonimi.

Conclusioni

Il quarto libro del Trono di Spade è stato una delusione notevole. Mi aspettavo un libro “di passaggio” tra due libri importanti, così come è stato per il secondo libro, ma è riuscito comunque a deludere le mie aspettative riempiendo 850 pagine di nulla.

Alcune note su George R.R. Martin

George R R Martin

Scrittore statunitense (n. Bayonne, New Jersey, 1948). Conseguita la laurea in Giornalismo (Northwestern University, Evanston), nel 1971 ha iniziato a pubblicare i suoi racconti fantascientifici su diverse riviste specializzate; si ricorda in proposito A song for Lya (1973), vincitore del Hugo Award. Nella prima metà degli anni Ottanta ha ottenuto il favore della critica con romanzi quali Fevre dream (1982) e The armageddon rag (1983). Le vendite però non erano tali da garantirgli entrate consistenti, così si è dedicato per qualche tempo alla sceneggiatura di serie televisive; tra queste Beauty and the beast, di cui è stato anche produttore esecutivo. La fama internazionale è arrivata nel 1996 con la pubblicazione di A game of thrones, primo capitolo della saga fantasy A song of ice and fire: tradotta in diverse lingue (tra cui anche l’italiano), ha ispirato la fortunata serie televisiva Game of thrones (HBO, 2011). Tra le sue opere più recenti occorre segnalare: A dance with dragons (2011; trad. it. 2012); The princess and the queen (2013; trad. it. 2014); Dangerous women (2013; trad. it. La ragazza nello specchio, 2015); Fire & blood (2018; trad. it. 2018); The winds of winter (2021).

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