Recensione “Il Mediterraneo in barca” di Georges Simenon

Recensione “Il Mediterraneo in barca” di Georges SimenonIl Mediterraneo in barca di Georges Simenon
Pubblicato da: Adelphi il 11/07/2019
Generi: Letteratura di Viaggio
Pagine: 189
Formato: Copertina Flessibile
Recensione senza spoiler

Che Simenon sia un prodigioso narratore è a tutti noto. Ma forse non tutti sanno che, in particolare fra il 1931 e il 1946, è stato un reporter non meno prodigioso – e singolare. Singolare perché, lungi dal considerarsi un inviato speciale, i suoi reportage li ha scritti per sé, per viaggiare, per finanziare la sua curiosità. Quella curiosità nei confronti dell’uomo che ha scoperto in sé sin da quando, giovanissimo, lavorava alla «Gazette de Liège»: «Ho sempre colto la differenza fra l’uomo vestito e l’uomo nudo» ha dichiarato. «Intendo dire l’uomo com’è davvero, e l’uomo come si mostra in pubblico, e anche come si vede allo specchio». Così, alla vigilia di ogni viaggio, Simenon andava da un amico caporedattore e gli diceva: «La settimana prossima parto. Le interessano dodici articoli?». Ma proprio perché concepiti in funzione dell’unica attività che gli stesse a cuore, la scrittura – non a caso ha voluto intitolare il volume che li raccoglie Mes apprentissages («Il mio apprendistato») –, i suoi pezzi giornalistici non fanno dunque che rivelarci un’altra faccia del Simenon romanziere. Lo dimostra questo resoconto di una crociera compiuta nel Mediterraneo – da Porquerolles alla Tunisia passando dall’Elba, Messina, Siracusa, Malta – a bordo di una goletta: una lunga crociera durante la quale Simenon, che si era ripromesso di capire e descrivere il Mare nostrum, non potrà che confermarsi nella sua vera vocazione, la stessa di Stevenson: raccontare storie.

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Georges Simenon è un autore che ho scoperto da poco, iniziando da “L’America in automobile”, suo romanzo che avevo apprezzato molto. Con sommo piacere ho quindi iniziato “Il Mediterraneo in barca“, altro suo romanzo di viaggio, stavolta appunto sul Mediterraneo.

Mi aspettavo una narrazione più lineare, un racconto di viaggio, invece “Il Mediterraneo in barca” è una raccolta di articoli indipendenti usciti sul giornale al tempo del viaggio. Non seguiamo il viaggio dall’inizio alla fine, ma ci vengono solo descritti degli scorci delle avventure vissute da Simenon.

Lo stile di Georges Simenon è, come noto, di qualità. Scrive bene e la lettura è fluida, la sua prosa renderebbe gradevole la lettura di un regolamento di condominio.

L’edizione è accompagnata da foto del viaggio scattate da Simenon stesso. La risoluzione è scarsa e sono in bianco e nero, perciò non si capisce molto, però sono comunque un’aggiunta piacevole.

 

Per quanto “Il Mediterraneo in barca” sia sicuramente scritto magistralmente, mi sarei aspettato più un resoconto di viaggio, ma pensieri e opinioni di Simenon – non necessariamente a tema Mediterraneo – sono purtroppo l’elemento principale del libro.

Alcune note su Georges Simenon

Georges Simenon

Romanziere di lingua francese e di origine belga, è nato a Liegi nel 1903. La sua vastissima produzione (circa 500 romanzi) occupa un posto di primo piano nella narrativa europea. Grande importanza ha all’interno del genere poliziesco, grazie soprattutto al celebre personaggio del commissario Maigret. La tiratura complessiva delle sue opere, tradotte in oltre cinquanta lingue e pubblicate in più di quaranta paesi, supera i settecento milioni di copie. Secondo l’Index Translationum, un database curato dall’UNESCO, Georges Simenon è il quindicesimo autore più tradotto di sempre. Grande lettore fin da ragazzo, nel 1919 entra come cronista alla “Gazette de Liège”, dove rimane per oltre tre anni firmando con lo pseudonimo di Georges Sim. Contemporaneamente collabora con altre riviste e all’età di diciotto anni pubblica il suo primo romanzo. Scrive moltissimo fino al 1980, anno della scomparsa della figlia. È morto a Losanna nel 1989.

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