Recensione “Il gioco della notte” di Camilla Läckberg

Recensione “Il gioco della notte” di Camilla LäckbergIl gioco della notte di Camilla Läckberg
Pubblicato da: Einaudi il 06/04/2021
Pagine: 120
Formato: Copertina Flessibile
four-stars
Recensione senza spoiler

Quattro ragazzi, la notte di Capodanno. La festa, l'ebbrezza, un gioco in cui la posta diventa sempre più alta. Camilla Läckberg scandaglia gli abissi dell'adolescenza e il luogo più oscuro e minaccioso che ci sia: la famiglia. Mentre fuochi cadono come paracaduti colorati e girandole luminose esplodono in cielo, Max, Liv, Anton e Martina festeggiano tra di loro la fine dell'anno. Ragazzi ricchi, belli, viziati per il mondo indossano una maschera impeccabile, dietro cui però nascondono odio e dolore. Il catering serve aragoste, caviale, champagne e i quattro attingono anche alle bottiglie da collezione che sono in cantina. Amoreggiano, fumano, spiano i genitori nella casa vicina. E iniziano a giocare. Dapprima Monopoli, poi Obbligo o Verità. E ben presto un passatempo un po' malizioso deflagra nell'occasione per mettersi a nudo e liberarsi, finalmente, del peso della verità.

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“Il gioco della notte” di Camilla Läckberg racconta la storia di una cena tra amici che si trasforma in un gioco pericoloso, portando a galla segreti e tensioni nascoste. La narrazione si sviluppa in modo fluido, mantenendo alta l’attenzione del lettore dall’inizio alla fine. È un romanzo breve e intenso, che esplora le dinamiche di gruppo e i lati oscuri dei rapporti umani. È il primo libro dell’autrice che leggo e, grazie alla sua brevità e alla scrittura scorrevole, lo considero un’ottima introduzione al suo stile.

Il romanzo è ben costruito, senza momenti superflui o riempitivi. Ogni dettaglio sembra avere un suo scopo preciso, creando un’atmosfera di suspense che si mantiene fino alla conclusione. Tuttavia, proprio a causa della brevità, ho trovato difficile instaurare un vero legame con i personaggi. Si ha la sensazione che manchi il tempo per esplorare le loro personalità più a fondo, il che rende la storia avvincente ma non emotivamente coinvolgente.

In conclusione, “Il gioco della notte” è un romanzo breve interessante, ben scritto e scorrevole, ma che lascia un po’ a desiderare in termini di profondità dei personaggi. È una lettura piacevole anche se non particolarmente memorabile.

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