Recensione “I baffi” di Emmanuel Carrère

Recensione “I baffi” di Emmanuel Carrère I baffi di Emmanuel Carrère
Pubblicato da: Adelphi il 27/02/2020
Generi: Narrativa
Pagine: 149
Formato: Copertina Flessibile
three-stars
Recensione senza spoiler

È quasi un capriccio, uno scherzo, quello di tagliarsi i baffi, da parte del protagonista di questo inquietante romanzo. Ma ci sono scherzi (Milan Kundera insegna) che possono avere conseguenze anche molto gravi. Il nostro non più baffuto eroe si troverà infatti proiettato di colpo – lui che voleva solo fare una sorpresa alla moglie – in un universo da incubo: perché tutti quelli che lo conoscono da anni, e la mo­glie per prima, affermano di non averli mai visti, quei baffi, e che dunque nella sua faccia niente è cambiato. Il mondo co­mincia allora ad apparirgli «fuor di squa­dra», e il confine tra la realtà e la sua im­maginazione sempre più sfumato. Del­le due l’una: o è pazzo, o è vittima di un mostruoso complotto, ordito dalla moglie con la complicità di amici e colleghi, per convincerlo che è pazzo. Non gli resta che fuggire, il più lontano possibile. Ma ser­virà? O non è altro, la fuga stessa, che il punto di non ritorno? Per nessun lettore sarà facile ripensare a questo libro – in cui ritroviamo le atmosfere visionarie e para­noiche di quel Philip K. Dick sul quale Emmanuel Carrère ha scritto con illumi­nante finezza – senza un brivido di turba­mento.

Acquista qui: Amazon, LaFeltrinelli, IBS, Mondadori, Libraccio

I baffi di Emmanuel Carrère è un romanzo che segue la progressiva discesa nella follia di un uomo, partendo da un dettaglio apparentemente banale: decide di tagliarsi i baffi, convinto che sua moglie e i suoi amici noteranno il cambiamento, ma nessuno sembra accorgersene. Da questo punto inizia una lenta e inquietante deriva psicologica, in cui la realtà si sgretola sotto i suoi occhi e il confine tra normalità e paranoia diventa sempre più sottile. L’autore riesce a trascinare il lettore nella mente del protagonista, rendendo tangibile la sua confusione e il senso di spaesamento che cresce pagina dopo pagina.

Lo stile di Carrère è efficace nel costruire questa atmosfera soffocante e straniante, facendo vivere al lettore lo stesso disagio del protagonista. La narrazione, almeno nella prima metà, è scorrevole, e il punto di vista interno contribuisce a rendere il racconto immersivo. Tuttavia, arrivati a metà libro, il ritmo inizia a rallentare e la trama, pur interessante nel concetto, si sviluppa senza grandi colpi di scena. I capitoli ambientati a Hong Kong, in particolare, li ho trovati lenti e meno coinvolgenti rispetto alla prima parte. La ripetitività di certe situazioni e la mancanza di svolte significative hanno reso la lettura più faticosa del previsto.

In definitiva, I baffi è un libro interessante, soprattutto per chi ama i romanzi che esplorano il tema della follia e della perdita di contatto con la realtà. Carrère costruisce con abilità un’atmosfera angosciante, ma il ritmo non sempre regge e la seconda metà del libro mi è sembrata meno efficace. Nonostante ciò, rimane una lettura valida, anche se non del tutto riuscita nel mantenere alta la tensione fino alla fine.

Lascia un commento