Recensione “Finché il caffè è caldo” di Toshikazu Kawaguchi

Recensione “Finché il caffè è caldo” di Toshikazu KawaguchiFinché il caffè è caldo di Toshikazu Kawaguchi
Pubblicato da: Garzanti il 12/03/2020
Generi: Narrativa
Pagine: 192
Formato: Copertina Flessibile
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Recensione senza spoiler

Una bottega dove ritrovare la felicità. Un tavolino, un caffè, una scelta. Basta solo questo per essere felici. Ecco le 5 regole da seguire: 1. Sei in una caffetteria speciale. C'è un unico tavolino e aspetta solo te. 2. Siediti e attendi che il caffè ti venga servito. 3. Tieniti pronto a rivivere un momento importante della tua vita. 4. Mentre lo fai ricordati di gustare il caffè a piccoli sorsi. 5. Non dimenticarti la regola fondamentale: non lasciare per alcuna ragione che il caffè si raffreddi. In Giappone c'è una caffetteria speciale. È aperta da più di cento anni e, su di essa, circolano mille leggende. Si narra che dopo esserci entrati non si sia più gli stessi. Si narra che bevendo il caffè sia possibile rivivere il momento della propria vita in cui si è fatta la scelta sbagliata, si è detta l'unica parola che era meglio non pronunciare, si è lasciata andare via la persona che non bisognava perdere. Si narra che con un semplice gesto tutto possa cambiare. Ma c'è una regola da rispettare, una regola fondamentale: bisogna assolutamente finire il caffè prima che si sia raffreddato. Non tutti hanno il coraggio di entrare nella caffetteria, ma qualcuno decide di sfidare il destino e scoprire che cosa può accadere. Qualcuno si siede su una sedia con davanti una tazza fumante. Fumiko, che non è riuscita a trattenere accanto a sé il ragazzo che amava. Kotake, che insieme ai ricordi di suo marito crede di aver perso anche sé stessa. Hirai, che non è mai stata sincera fino in fondo con la sorella. Infine Kei, che cerca di raccogliere tutta la forza che ha dentro per essere una buona madre. Ognuna di loro ha un rimpianto. Ognuna di loro sente riaffiorare un ricordo doloroso. Ma tutti scoprono che il passato non è importante, perché non si può cambiare. Quello che conta è il presente che abbiamo tra le mani. Quando si può ancora decidere ogni cosa e farla nel modo giusto. La vita, come il caffè, va gustata sorso dopo sorso, cogliendone ogni attimo. Finché il caffè è caldo è diventato un caso editoriale in Giappone, dove ha venduto oltre un milione di copie. Poi ha conquistato tutto il mondo e le classifiche europee a pochi giorni dall'uscita. Un romanzo pieno di fascino e mistero sulle occasioni perdute e sull'importanza di quelle ancora da vivere.


“Finché il caffè è caldo” è un libro che ruota attorno a un semplice concetto: un café permette alle persone di viaggiare nel tempo. Da questa premessa si sviluppano i diversi racconti di questo libro e, a leggere gli incipit, anche dei successivi quattro (al momento sono quattro, ma a giudicare dal successo probabilmente ne faranno altri).

Come altri libri di autori giapponesi, come Kitchen” di Banana Yoshimoto o “Kafka sulla spiaggia” di Haruki Murakami, anche “Finché il caffè è caldo” ricade nella categoria dei libri giapponesi più filosofici e astratti. Personalmente non li apprezzo, e difatti questo libro mi ha deluso, ma capisco che sia una questione di gusti personali.

I personaggi sono anonimi, pressoché indistinguibili tra loro. Eccezion fatta per coloro con caratteristiche peculiari, quali per esempio una malattia, il restante non è facilmente distinguibile. Solo all’ultimo capitolo sono riuscito a differenziare due personaggi principali che, fino ad allora, sostituivo in continuazione.

Purtroppo avevo aspettative differenti, qualcosa tipo Una sera tra amici a Jinbocho” di Satoshi Yagisawa, invece ho trovato tutt’altro. A coloro appassionati del genere sicuramente piacerà questo libro, ma agli altri consiglio di evitarlo.

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