Recensione “Fight club” di Chuck Palahniuk

Recensione “Fight club” di Chuck PalahniukFight Club di Chuck Palahniuk
Pubblicato da: Mondadori il 02/02/2022
Generi: Thriller
Pagine: 192
Formato: Copertina Flessibile
four-stars
Recensione senza spoiler

L'anonimo protagonista di Fight Club è un giovane disilluso dalla cultura vacua e consumistica imperante nel mondo occidentale, che si trascina in una vita fatta di bugie e di fallimenti. La sua unica valvola di sfogo sono gli incontri clandestini di boxe nei sotterranei dei bar. In questo modo crede di aver trovato una strada per riscattare il vuoto della propria esistenza; ma nel mondo del pugilato non c'è posto per alcuna regola, freno o limite. A nessuno importa se vivi o muori.

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Fight Club di Chuck Palahniuk è un romanzo cult che esplora la ribellione contro il conformismo e il consumismo attraverso gli occhi di un protagonista senza nome, un uomo insoddisfatto della sua vita ordinaria e del suo lavoro alienante. La sua vita cambia quando incontra Tyler Durden, un carismatico anarchico con cui fonda il Fight Club, un luogo segreto dove gli uomini si sfidano in combattimenti fisici per sfogare la loro frustrazione e ritrovare un senso di controllo. Tuttavia, il Fight Club evolve in qualcosa di più grande e pericoloso, sfociando in un’organizzazione anarchica chiamata Progetto Caos, che mette in discussione le fondamenta della società.

Purtroppo, avendo visto il film prima di leggere il libro, conoscevo già la trama, il che ha influito sul mio coinvolgimento durante la lettura. Questo non toglie merito al romanzo, ma ha inevitabilmente smorzato l’effetto di sorpresa e tensione. Palahniuk adotta uno stile di scrittura molto particolare, caratterizzato da frasi brevi, frammentate e spesso ripetitive, che creano un ritmo ipnotico ma anche disorientante. È un approccio che si sposa perfettamente con il tono inquieto e disturbante del racconto, ma che potrebbe risultare complesso o confusionario per alcuni lettori. Personalmente, se non fossi stato certo della qualità dell’opera e della sua reputazione, lo avrei abbandonato presto, proprio a causa della natura frammentaria e a tratti criptica della narrazione.

In conclusione, Fight Club è un romanzo che merita il suo status di cult. Nonostante alcune difficoltà iniziali e il fatto di conoscere già il finale, ho trovato la lettura interessante.

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