
Pubblicato da: Einaudi il 24/09/2024
Generi: Narrativa
Pagine: 216
Formato: Copertina Flessibile
Recensione senza spoiler
Acquista qui: Amazon, LaFeltrinelli, IBS, Mondadori, LibraccioChe fine avrà fatto il nostro primo, disperato amore? E la piú desiderata della scuola? Il ribelle? Saranno rimasti all'altezza dei loro sogni? Saranno riusciti a non tradire chi sono?
Con l'originalità che l'ha resa unica, Chiara Gamberale racconta l'impresa piú straordinaria e fare pace con la persona che siamo diventati.
«E tu? Tu come hai fatto? A tenere insieme quello che ti fa splendere e quello che ti consuma, a scegliere, a puntare tutto su un solo momento, su quell'incontro? Come fai, giorno dopo giorno dopo giorno, a rimanere fedele alla tua scelta, a lasciare un po' di spazio per lo sperpero senza però permettergli di svuotare tutto di significato? Dove la metti la rabbia che avevi, dove le metti le voglie, come lo nascondi il terrore di invecchiare e la preghiera che, se deve succedere, che succeda subito, senza obbligarti prima a prendere delle decisioni? Dimmi di te».
Ci sono momenti, nella vita, che somigliano a una andare avanti sembra impossibile, possiamo solo lasciarci affondare. Succede a Chiara, quando si ritrova madre quasi per caso e si trasferisce con la figlia in un quartiere di famiglie normali, fedeli a regole che lei ha sempre rifiutato. Abituata a vivere come un'eterna adolescente e affamata di emozioni, non sopporta quella quiete fittizia e presto non riesce piú a lavorare, ad amare, a confidare nel futuro. Ma il casuale incontro con un amico che non vedeva dai tempi del liceo le fa venire un' ricontattare le persone che mitizzava quando adolescente lo era davvero. Per e tu? La sopporti, la palude? Sei riuscito a crescere, senza rinunciare a chi sei? Mi spieghi come si fa? Cosí va a trovare la piú desiderata della scuola, il rappresentante d'istituto rivoluzionario, il bravo ragazzo che forse avrebbe potuto salvarla da sé stessa, il tormentato che a sé stessa la condannava... E a ogni incontro la tensione sale, perché passato e presente si mescolano, fino a costringerla a un faccia a faccia con la tremenda verità che si ostinava a evitare. Chiara Gamberale, portavoce dei nostri segreti piú profondi, ci regala un'indagine in forma di romanzo sul modo impacciato, tenace o incosciente con cui rimaniamo in bilico fra i sogni che avevamo e la vita che facciamo. E inventa per tutti la possibilità di trasformare una palude nel mare aperto.
Dimmi di te di Chiara Gamberale è un libro dove l’autrice cerca di capire come diventare adulti in una relazione felice tramite interviste con persone che lei definisce “stelle polari”, ovvero coloro che nella sua giovinezza le sono state di riferimento.
Uno degli aspetti che meno ho apprezzato di Dimmi di te è il modo in cui Gamberale si sofferma sulle altre persone e sulla loro vita. A un certo punto, l’autrice sembra quasi criticare uno dei personaggi, Ivan per la sua apparente felicità, insinuando che il suo comportamento sia una facciata, con la presunzione che lui nasconda la propria omosessualità dietro un’apparenza eterosessuale. Questo tipo di analisi o critica su personaggi terzi, soprattutto in un libro che si propone come narrativo-autobiografico, può risultare spiacevole, poiché queste persone non hanno la possibilità di difendersi o raccontare la propria versione dei fatti. Quando si esplorano temi personali e privati, specialmente in un contesto autobiografico, preferisco che l’autore si concentri su di sé e sulle proprie riflessioni, piuttosto che giudicare la vita degli altri.
Un altro punto di debolezza per me è stato l’argomento del libro, che non ho trovato particolarmente interessante o coinvolgente.
La prosa alterna momenti di piacevolezza a fasi più contorte e difficili da seguire. Gamberale ha un modo di scrivere che può essere apprezzato per la sua fluidità e la sua capacità di scavare in profondità nei sentimenti, ma a volte il linguaggio diventa troppo elaborato e pesante, rendendo la lettura meno scorrevole. In alcune parti, ho trovato che la scrittura si complicasse inutilmente, portandomi a dover rileggere certi passaggi per comprenderli appieno. Questo tipo di prosa non è sempre facile da digerire, e può rallentare il ritmo della lettura, cosa che può risultare frustrante per chi preferisce una narrazione più chiara e lineare.
In conclusione, Dimmi di te di Chiara Gamberale è un libro che non mi è piaciuto. Non ho apprezzato lo stile né la forte analisi nei confronti delle vite altrui.