Recensione “Coraline” di Neil Gaiman

Recensione “Coraline” di Neil GaimanCoraline di Neil Gaiman
Pubblicato da: Mondadori il 02/07/2002
Generi: Fantasy
Formato: Copertina Flessibile
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Recensione senza spoiler

In casa di Coraline ci sono tredici porte che permettono di entrare e uscire da stanze e corridoi, e poi ce n'è una, la quattordicesima, che dà su un muro di mattoni. Un giorno Coraline scopre che dietro la porta si apre un corridoio scuro, e alla fine del corridoio c'è una casa identica alla sua, e nella cucina della casa vive una donna uguale a sua madre. Quasi uguale, anzi, perché al posto degli occhi ha due lucidi bottoni, attaccati con ago e filo. Amorosa e attenta, l'altra madre le chiede di diventare sua figlia: in cambio avrà tutto ciò che desidera. Ma Coraline, bambina saggia e intrepida, capisce subito di essere finita in una ragnatela fatta di nebbia e tenebra, al cui centro c'è un ragno straordinariamente pericoloso. E sa che, tra incanti e spaventi, gatti parlanti e spettri bambini, topi musicisti e vecchie attrici indomabili, toccherà a lei sconfiggere il buio e liberare i prigionieri dell'altra madre...


Coraline è un libro di cui avevo sentito molto parlare, anche grazie al film, ma che avevo sempre evitato perché io sono di natura facilmente spaventabile. A vedere le immagini del film non riuscivo proprio a capacitarmi come il libro potesse essere una storia per bambini o ragazzi.

Neil Gaiman mi piace molto come autore, l’ho scoperto grazie ad American Gods, quindi è da un po’ che volevo recuperare la sua bibliografia. Approfittando della nuova copertina, che trovo molto ben curata, ho deciso di iniziare da Coraline.

Il libro parla di una bambina, Coraline appunto, molto curiosa ed intelligente che, proprio per queste sue doti, si trova spesso ad annoiarsi. I genitori non sono molto presenti, sempre occupati con i propri lavori, perciò dovrà inventarsi qualcosa da sé per passare il tempo. Non dirò altro della trama per evitare spoiler, però posso dire che si tratta di una trama molto ben elaborata e per nulla scontata, cosa che mi aspettavo da Gaiman. Il libro non è molto lungo, ma in poche pagine l’autore riesce comunque a dare carattere e profondità a tutti i personaggi, a cui ci sentiamo legati.

Il racconto di per sé non fa paura, nel senso che non è un horror, giustamente, però non penso che lo leggerei a un bambino. Io da piccolo avevo paura del film di Harry Potter, quando c’era il cerbero e gli scacchi viventi, quindi non sono proprio adatto a giudicare, perché l’avessi letto io da piccolo non avrei dormito per un po’ di notti. Se siete adulti però ve lo consiglio, l’ho apprezzato molto.

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