Pubblicato da: Garzanti il 07/11/2019
Generi: Narrativa
Pagine: 115
Formato: Copertina Flessibile
Recensione senza spoiler
Acquista qui: Amazon, LaFeltrinelli, IBS, Mondadori, LibraccioBuona fortuna: e credi a me, carissimo Doc, è meglio guardare il cielo che viverci. Uno spazio così vuoto; così vago. Solo un posto dove va a finire il tuono e le cose scompaiono. Quando "Colazione da Tiffany" venne pubblicato per la prima volta, nel 1958, il «Time» definì la sua eroina Holly Golightly «la gattina più eccitante che la macchina per scrivere di Truman Capote abbia mai creato. È un incrocio tra una Lolita un po' cresciuta e una giovanissima Zia Mame... sola, ingenua e un po' impaurita». Da quel momento la sua fama non ha fatto che aumentare: di tutti i suoi personaggi, disse Capote più tardi, lei era la preferita, ed è facile capire perché. Holly è una ragazza del Sud trapiantata a New York, attrice cinematografica mancata, generosa con tutti, consolatrice di carcerati, eterna bambina chiassosa e scanzonata. Audrey Hepburn, con una leggendaria interpretazione cinematografica, le ha dato un volto e una voce indimenticabili, contribuendo a farne un'icona di stile senza tempo che con la sua leggerezza, la sua intelligenza e la sua ingenuità disarmante non ha mai smesso di far innamorare i lettori. Prefazione di Paolo Cognetti.
“Colazione da Tiffany” è un romanzo scritto in prima persona incentrato sul personaggio di Holly Golightly, da cui è stato tratto un omonimo film molto popolare, che io non ho mai visto.
Il libro non ha una vera e propria trama, vengono descritti avvenimenti riguardanti la protagonista. Tali avvenimenti non sono molto avvincenti, tant’è che per me è stata una lettura lenta e pesante. Pur essendo un libro molto breve, ho impiegato molto tempo a finirlo e più volte ho desiderato non completarlo.
Il libro non è scritto male, ma non mi ha lasciato niente. Le vite dei personaggi non mi hanno coinvolto e avrei potuto terminare la lettura a metà senza sentire la mancanza di niente.
Considerando la popolarità del titolo e leggendo in giro qualcosina, credo che il film sia molto meglio del libro. Magari un giorno lo recupererò.