Recensione “Cecità” di José Saramago

Recensione “Cecità” di José SaramagoCecità di José Saramago
Pubblicato da: Feltrinelli il 25/02/2013
Generi: Narrativa
Pagine: 276
Formato: Copertina Flessibile
five-stars
Recensione senza spoiler

In un tempo e un luogo non precisati, all'improvviso l'intera popolazione perde la vista per un'inspiegabile epidemia. Chi viene colpito dal male è come avvolto in una nube lattiginosa. Le reazioni psicologiche sono devastanti, l'esplosione di terrore e di gratuita violenza inarrestabile, gli effetti della patologia sulla convivenza sociale drammatici. La cecità cancella ogni pietà e fa precipitare nella barbarie, scatenando un brutale istinto di sopravvivenza. Nella forma di un racconto fantastico, Saramago disegna con maestria, essenzialità e nettezza la grande metafora di un'umanità bestiale e feroce, incapace di vedere e distinguere le cose razionalmente, artefice di abbrutimento, crudeltà, degradazione. Ne risulta un avvincente romanzo di valenza universale sull'indifferenza e l'egoismo, il potere e la sopraffazione, la guerra di tutti contro tutti, una dura denuncia del buio della ragione, con uno spiraglio di luce e salvezza che non ne annulla il pessimismo di fondo.

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Cecità” è uno dei libri che ha permesso a José Saramago di vincere il premio Nobel per la letteratura, le aspettative erano quindi alte. Solitamente i libri che vincono premi letterari convenzionali, per esempio il Premio Strega e il Nobel, non sono di mio gradimento. Avevo quindi un misto di aspettative alte e basse per questa lettura.

Fortunatamente, “Cecità” si è rivelato un ottimo libro. Narra delle vicissitudini di un gruppo di persone che improvvisamente diventa cieco, così come tutto il resto del paese. Solo una donna, facente parte di questo gruppo, ha ancora la vista. Si tratta di un libro che unisce la narrativa fine a se stessa, per raccontare una storia, a quella più filosofica, che analizza il comportamento umano. Non è quindi un libro monotono, dove vediamo solo scene apocalittiche o infinite divagazioni sulla natura dell’uomo, ma questi elementi vengono uniti egregiamente in una miscela perfetta, che non porta mai alla noia.
La prosa di “Cecità” immerge il lettore nel mondo creato da José Saramago, facendolo sentire parte dello stesso.

Lo stile di scrittura di José Saramago è molto particolare. I periodi sono molto lunghi, i personaggi non hanno nomi, i dialoghi sono separati da virgole nella stessa frase, con la lettera iniziale maiuscola. Queste particolarità rendono la lettura più particolare e fa sentire il libro più speciale e unico.

Cecità” non è un libro semplice, sia per i temi che per lo stile particolare, ma vale sicuramente la pena di leggerlo.

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